venerdì 10 giugno 2016

Monte Pulchiana, via normale (Gallura, Sardegna)

Il monte Pulchiana è una delle strutture granitiche più imponenti della Gallura.
Ad est presenta un enorme scudo simile alle montagne dello Yosemite Valley in California. È solcato da una via spittata che corre una vena di quarzo.
Il lato sud ed ovest è solcato da lunghe fessure, diedri, grotte tafonate e cengie e ne fanno il più "facile" accesso alla cima.
Il lato nord è formato da pareti verticali e strapiombanti e tutt'ora ancora in parte inesplorato.

Oggi ho deciso di salire il Pulchiana da quella che viene definita la normale di salita.

Difficoltà: III/IV+
Sviluppo: 180 metri

Esposizione:sud ed ovest

Materiale: salita in free solo, per una ripetizione in cordata utili una serie di friend medio piccoli, cordini ed una corda da 60 metri. Portare con se spezzoni d'abbandono per eseguire o sostituire cordoni per le doppie.

Tempo impiegato (salita+discesa): 4 ore

Accesso: da Tempio Pausania percorrere la strada verso Palau. Alla vista del Pulchiana imboccare la strada asfaltata sulla sinistra che porta alla base del monte.
Parcheggiare l'auto in corrispondenza di una fontana in costruzione sulla destra.
Ritornare indietro a piedi per circa 200 metri. In corrispondenza della fine di un prato atto alla pastorizia e l'inizio del bosco/macchia, scavalcare il muro a secco e per tracce addentrarsi nella macchia con direzione la sella tra il Pulchiana ed il Pulchianin (struttura minore a destra della principale).
Si procede inizialmente nel sottobosco e poi per grossi blocchi, cercando i passaggi più facili (numerosi ometti).
In circa 40 minuti si arriva alla prima parete di arrampicata.

Attacco e descrizione: la via parte sul pilastrino alla sinistra di un canalino.

Seguire un esile cengia a sinistra per alcuni metri e poi diritti per una larga fessura fino ad un alberello (15 m, III+).

Continuare lungo una rampa ascendente verso sinistra fino ad un altro alberello (15 m, II).

Ancora diritti lungo blocchi e facili fessure, fino ad individuare sulla destra una grossa spaccatura obliqua ascendente verso destra (rocce sporgenti sopra la testa). Procedere, quasi strisciando, con i piedi su una placca appoggiata molto lichenosa, fino ad un alberello (20 m, III+).

Continuare su cengia orizzontale a destra per alcuni metri e poi sfruttando una rampa ascendente a sinistra raggiungere un'altra cengia  fra grossi blocchi (30 m, II/III).

Arrampicare sui blocchi verso sinistra in leggera ascesa (ometti) (40 m, II).

Un piccolo muretto porta ad un canalino roccioso fino ad un evidente cengia appena sotto un muro verticale/strapiombante. Ci troviamo alla base dei grossi massi sommitali.

Procedere a sinistra orizzontalmente lungo facile cengia fino ad incontrare una grossa frattura nella parete (50 m circa, I).

Salire la stretta e verticale fessura/camino (faticosa ed improteggibile) (20 m, IV+). 

Verso la fine si passa in un buco  tra massi incastrati nel camino e poi seguendo un vena di quarzo, si raggiunge la sommità, sui massi.

Sulla cima si forma un tratto più o meno pianeggiante, fra grossi massi, qualche albero ed un piccolo praticello.


Discesa: lungo la linea di salita.

Scendere il camino/fessura in disarrampicata o attrezzando una doppia dai massi incastrati.

Doppie attrezzate dagli alberelli incontrati lungo la salita.

Note: anche se le difficoltà della via non sono modeste, essa si sviluppa in uno degli ambienti più severi della Sardegna. La roccia e spesso ricoperta da licheni che possono creare problemi, soprattutto se bagnati. Inoltre si ricorda che l'area del Pulchiana, come tutta la zona della Gallura è un'area CLEAN CLIMBING, quindi non vanno aggiunti spit lungo le vie e tanto meno create di nuove a spit.

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