venerdì 29 gennaio 2016

Cima Solda, 3370mt

Seconda gita scialpinistica della stagione...
Oggi, Elena ed io, siamo saliti a Cima Solda nel gruppo dell'Ortles/Cevedale.
Partenza da Solda con la funivia che in breve ci ha portato al rif. Città di Milano a quota 2610 metri.
Da qui, indossati gli sci siamo saliti verso sud per la Vedretta di Solda su neve trasformata a tratti un po crostosa.
Zizzagando fra alcuni grossi crepacci siamo giunti alla Forcella di Solda e attraverso la facile cresta direttamente sulla piana di Cima di Solda.
Giornata spettacolare, molto soleggiata e nemmeno tanto fredda, nonostante l'acqua sia riuscita a ghiacciarsi nella borraccia.
Panorama mozzafiato, tra le grandi cime dell'Ortles, il Gran Zebrù ed il Cevedale.
Discesa lungo la linea di salita, su una neve non molto sciabile, quasi primaverile e poi seguendo le piste da sci fino a Solda che anche se non in modo ottimale ben innevate.
Visto il periodo di secco di quest'inverno,  gita decisamente consigliabile.
Speriamo a breve inizii a nevicare, altrimenti poveri ghiacciai...

Dislivello in salita: 800 metri circa
Dislivello in discesa: 1500 metri circa
Difficoltà: BS (breve tratto ripido, ma nel complesso MS)

In salita lungo la Vedretta di Solda.

Il Gran Zebrù dal rif. Città di Milano.

Gran Zebrù ed Ortles.

I grossi crepacci lungo il percorso di salita.

In cima con la vista del Gran Zebrù e dell'Ortles.

In cima con la vista del Cevedale.

giovedì 21 gennaio 2016

Cascata della Val Rossa, Gruppo del Carega (versante meridionale)

21 gennaio 2016
Era la prima volta che salivo questa cascata e devo dire che non è malaccio. 
Cascata formata da due brevi risalti (il secondo più bello) intervallati da un tratto in lieve pendenza. 
Con uno sviluppo, su ghiaccio, di circa 50 metri e difficoltà massime fino al 4/4+.
Ghiaccio secco, ma complessivamente la cascata è ben formata.
Accesso: seguendo la Val di Revolto fino alle Giare. Da qui il primo vallone a destra subito dopo il ponte sul progno.
Si sale prima seguendo una traccia, poi si continua nel centro del vallone un po a destra e un po a sinistra, seguendo i tratti più facili fino quasi al suo termine (in condizioni normali c'è neve, ma nel giorno della mia salita non ve n'era; salito su sfaciumi e brevi saltini di roccia).
Si arriva al primo risalto quasi verticale di ghiaccio 6/8 mt.
Si continua, in lieve pendenza, fino a raggiungere i secondo risalto, inizialmente incassato fra le rocce e in alto più aperto, 40 metri circa.
Per la discesa si può scendere in doppia (da attrezzare facilmente sui mughi o abalakov) o a piedi a destra (faccia a monte) per pendio scosceso raggiungere nuovamente il punto di partenza.
Dislivello totale: circa 500 metri, di cui 50 metri su ghiaccio.
Difficoltà su ghiaccio: II 3+/4 (in base alle condizioni del ghiaccio)
La Val Rossa.

Il primo muretto di ghiaccio.

La seconda parte della cascata, inizialmente incassata fra le roccette.

Il bel secondo risalto di ghiaccio. 
A seconda di dove lo si attacca, offre un'arrampicata tecnica e verticale. 

Incastrando la picca fra le candelette.

Alla fine del muretto verticale.
La cascata prosegue ancora per una ventina
di metri con pendenze più facili.

lunedì 18 gennaio 2016

Cascate di ghiaccio in Val di Revolto, Gruppo del Carega

Giretto esplorativo per vedere e provare a salire qualche cascata di ghiaccio in Val di Revolto, sul versante meridionale del Carega.
Ma, ahimè, come era facile presupporre, le condizioni sono assai magre.
Il freddo di questi giorni non è stato sufficiente per formare le cascate della valle che risultano incomplete o con ghiaccio sottile a candelette. Le protezioni su ghiaccio risultano difficili da piazzare e di dubbia tenuta.
Solo le cascate con protezioni su roccia risultano salibili, ma con difficoltà, di misto e dry tooling, impegnative.
Quest'anno, oltre che senza neve, sembra che sia anche un'altro anno senza ghiaccio, almeno su questo versante della montagna.

La Colonna del Canyon, un po diversa da quella prima volta che l'ho salita nel febbraio del 2003, per fortuna che ora ci sono un po di protezioni sulla roccia e quindi anche se con poco ghiaccio si riesce a salirla con una certa sicurezza, attenzione ai festoni di ghiaccio sulla testa!!!

Lo Scivolo del Canyon. Questa cascata si forma quasi tutti gli anni, ma ora presenta ghiaccio molto sottile e le protezioni su ghiaccio non danno sicurezza. 

Il Pilastro del Vajo Centrale del Plische. Ancora incompleta, in formazione.

La cascata sulla parete di Mesdì.
La formazione non è ottimale, ma con un po di delicatezza la si fa...almeno per ora!!!

mercoledì 13 gennaio 2016

Punta Rocca, Marmolada

13 gennaio 2016

Bella prima invernale della stagione 2015/16 sugli sci d'alpinismo.
Ancora una volta su Punta Rocca, Marmolada.

La Marmolada dal lago di Fedaia
Neve non abbondante, ma sufficiente. 
Giornata fredda e ventosa, già -9 alla partenza al lago di Fedaia.
Da solo salgo abbastanza velocemente seguendo le piste ancora chiuse fino a Pian dei Fiacconi, una breve pausa per bere un sorso di the caldo e poi si riparte.

Salendo il vento si fa sempre più forte e sempre più gelido.
Un'altra fermata per indossare anche il guscio in goretex.



Al Pian dei Fiacconi
Sono ormai a vista della mia meta, ma il vento è sempre più impetuoso. 
La traccia è spesso nascosta sotto lo strato di neve spostato dal vento.
Decido, mio malincuore, di fermarmi. 
Macheranno una 50 di metri alla cima ma non sento più le mani dal freddo. 
Anche l'ultimo tentativo di usare gli scaldini non è servito, le mani non più sensibili e mi hanno impedito di aprirli.

Tolgo le pelli e le infilo frettolosamente nello zaino.
Scendo seguendo la vicina pista da sci, la neve ventata della parte alta rende quasi impraticabile una discesa scorrevole.

La Marmolada con Punta Penia a destra e Punta Rocca a sinistra,
al centro il suo ghiacciaio o quel che ne resta. 
Mi sento un bastone di legno sugli sci.
Per fortuna scendendo mi scaldo un po ed escono anche "quattro" curve fatte bene!!!
Arrivo al lago. Calzo nuovamente le pelli e ritorno al punto di partenza.


Bella gita, nonostante le condizioni meteo avverse, ma tanto sarebbe stata una ripetizione e poi la cima non scappa, magari a breve si risale.

mercoledì 6 gennaio 2016

Cascata del Tonale, ramo destro

6 gennaio 2016

Prima cascata dell'anno, in compagnia dell'amico Igor, al Passo del Tonale.
Giornata solare e non troppo fredda, -7°C al passo.
Ghiaccio in generale abbastanza buono, un po secco in alcuni brevi tratti, bagnato nella parte terminale della cascata.

La cascata vista dalla base, ramo sinistro e ramo destro.

Accesso: dalla vecchia funivia del Passo del Tonale, verso la caserma Tonolini, costeggiando la base elisoccorso, ci si abbassa lungo le piste da sci per 50 metri. Poi a sinistra lungo un sentiero che con ampio semicerchio porta alla base delle cascate. Salire la cascata centrale delle tre.

Tre bei tiri:
L1: 55 mt, sosta su ghiaccio;
L2: 55 mt, sosta su roccia (2 spit), tiro molto bello con brevi muretti verticali;
L3: 60 mt, sosta su roccia (2 chiodi);
L4: 100 mt di facile canale nevoso e brevi risalti su ghiaccio.
Difficoltà: II 4

Discesa: a sinistra verso le piste da sci e poi seguendo una sorta di mulattiera verso il punto di partenza.
Il bel secondo tiro, piccoli muretti quasi verticali
Igor all'uscita del secondo tiro.