Le Dolomiti di Brenta regalano sempre grandi emozioni e così è stato anche oggi
Salito inizialmente con altri obbiettivi, causa il tempo incerto e nuvoloso, "ripiego" su una meta già percorsa e conosciuta, la salita a Cima Brenta dalla normale.
Accesso: da Madonna di Campiglio raggiungere la località Vallesinella (1514 m) dove si parcheggia l'auto.
Descrizione: da Vallesinella si percorre il sentiero n.317 fino a raggiungere il rifugio Casinei (1825 m, 40 min).
Si prosegue per il rifugio Tuckett (2272 m, 2 ore).
Al rif. Tuckett, fra le nebbie.
Raggiungere la bocchetta di Tuckett prima lungo sentiero e ghiaioni e nella parte terminale prima della bocchetta per nevaio. Io ho trovato neve è abbastanza morbida e sono riuscito a salire senza l'uso dei ramponi, ma se non si conoscono le condizioni, consiglio di portare con se un paio di ramponcini.
Verso la bocchetta di Tuckett.
Dalla bocchetta prendere il sentiero attrezzato delle Bocchette Centrali (kit da ferrata + caschetto).
La vedretta nord di Cima Brenta ancora ben innevata.
Dalla bocchetta di Tuckett.
Le scalette del sentiero attrezzato delle Bocchette
Cenge attrezzate e scalette metalliche permettono di attraversare pareti rocciose in sicurezza.
Ad un certo punto, a quota circa 2900 metri di quota si individua sulla sinistra dei grossi ometti, nessuna descrizione, quella è la partenza della via normale per Cima Brenta.
Si sale su rocciette rotte di II grado, andandosela a cercare passaggi di III.
Ometti e tracce identificano la linea di salita, in caso di dubbi percorrere sempre la linea più facile.
In breve si raggiunge la cresta finale e per finire si giunge sulla Cima Brenta (croce di vetta) (3151 metri, 5 ore da Vallesinella). Attenzione in caso di nebbie, l'orientamento è difficile e si corre di vagare sulle varie anticime. Io personalmente ho seguito, in fase finale, scrupolosamente le indicazioni del gps.
In cima, il meteo ha permesso un'apertura tra le nubi, voglia ripagarmi delle fatiche fatte, e sono riuscito ad effettuare qualche foto.
Una breve pausa per rifocillarsi e senza perdere molto tempo subito in discesa, in Dolomiti, si sa, il tempo cambia velocemente e non vorrei trovarmi nel bel mezzo ad un temporale.
Discesa: lungo la linea di salita, non voglio brutte sorprese, ho ancora il cattivo ricordo di una vecchia salita proprio su questa cima che per cercare una linea più veloce mi ero "incasinato" su pareti verticalissime che mi avevano creato non pochi problemi.
La discesa è veloce, poche le fermate. Il tempo è sempre nuvoloso ed anche se non minaccia piogge, ho voglia di togliermi gli scarponi e sedermi davanti ad una birra.
Alla fine all'auto in poco meno di 4 ore dalla cima.
Riepilogando, per una salita considerare:
Dislivello: 1700 metri circa
Sviluppo: 20 km circa
Tempi: circa 5 ore per la salita e 4 ore per la discesa.
Il percorso si svolge per la maggior parte su sentiero facile. Tratti impegnativi sono la ferrata e la salita a Cima Brenta (II/III grado richiede attrezzatura alpinistica o se la si compie slegati, come ha fatto il sottoscritto, un buon autocontrollo). Dalla cima, si scende in conserva corta o in disarrampicata, non ci sono ancoraggi per doppie.
Gita di grande interesse perché si svolge in uno degli ambienti più belli delle Dolomiti, da non sottovalutare per lunghezza del percorso, per il dislivello e l'impegno psicologico.
Da affrontare con condizioni meteo favorevoli.
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