mercoledì 15 aprile 2015

Tour de Periades

Il tour de Periades è una variante della classica Valle Blanche.  
Partito da Chamonix con la prima funivia, in 18 minuti mi ritrovo sull'Aguille du Midi a quota 3800 metri circa.
Cielo sereno e un vento gelido mi accoglie all'uscita della funivia.
In breve indosso i ramponi e scendo lungo il sentierino tagliato fra i ghiacci della montagna.
Giunti sul pianoro tolgo i ramponi ed aggancio gli sci, che a stenti riesco a tener fermo per la crosta di ghiaccio presente.
Di fronte a me si apre l'inizio della discesa della Valle Blanche e sullo sfondo il Mount Blanc du Tacul.
Quassù gli spazi sono infiniti e gli sciatori che scendono attorno a me sono solo dei puntini colorati su quella immensa distesa bianca.
Partire da freddo su quella lastra di ghiaccio e con quel vento non è facile ed in breve mi ritrovo i muscoli delle gambe quasi bloccati. 
Cercando di non cadere faccio le prime curve con molta difficoltà e le pause sono numerose, anche per immortalare con la macchina fotografica così tanta bellezza.
I paesaggi sono molto diversi dalle mie Dolomiti, sembra d'essere in un altro mondo.
Resto in traccia, da solo, non vorrei mai cadere dentro un crepaccio, anche se all'apparenza sembrano tutti ben chiusi e quelli aperti sono ben evidenti.
Transito sotto il Tacul ed i satelliti, cercando di individuare le linee di salita di ghiaccio ma soprattutto di roccia, arrampicare sui satelliti è da sempre un mio grande sogno.
Superati i satelliti, scendo verso la sala mange, da qui dovrà iniziare la mia salita verso la breche de Periades.
Arrivato quota 2400 metri aggancio le pelli agli sci ed inizio la salita. Salendo, per fortuna, riesco finalmente a scaldarmi. Il vento quaggiù non si sente più ed il sole mi scalda per bene.
Con il mio passo, che non è certamente veloce, supero alcuni alpinisti che a fatica cercano di risalire il pendio che si fa sempre più ripido.
Arrivato nel canale finale, tolgo gli sci ed indosso nuovamente i ramponi e con piccozza lo risalgo. La pendenza non è eccessiva, saranno 50 gradi circa (una piccola nord di 400 metri circa), ma la neve ghiacciata impone molta attenzione.
Qualche fermata per prendere un po di fiato, scattare un po di foto ed in breve sono alla sella a quota 3400 metri circa. 
Io sto bene e non sento molta fatica, tutto sommato la mia forma fisica non è male!!!
Individuo immediatamente la sosta per la doppia, una doppia a mio avviso evitabile, ma visto che ci sono un paio di corde fisse collegate ne approfitto.
Infilo il discensore in entrambe le corde ed inizio la discesa senza perdere tempo.
Ora mi trovo sul versante opposto alla Valle Blanche e la discesa mi sembra decisamente migliore, neve più soffice e non tracciata rispetto a prima.
Una piccola pausa per mangiare una barretta e poi giù nuovamente con gli sci.
Su questo lato, al contrario del precedente, il sole ha già scaldato e fin da quote elevate (3200 mt) la neve è già molle. 
Transito sotto la nord della Giorasses, vedo tanta roccia e poco ghiaccio, sarà dura scalarla quest'anno!
Scendo con attenzione su pendenze di 30-35 gradi a volte seguendo la traccia e altre su neve vergine.
Passo su alcuni bei ponti su crepacci e velocemente scendo sulla pianoro finale che mi porterà al trenino di Montenvers.
Ormai siamo quasi alla fine della mia gita. Una neve non eccezionale come mi aspettavo, ma un panorama incredibile e con questa variante delle Periades, l'itinerario ne ha sicuramente guadagnato.

Dall'uscita della Midi all'arrivo del trenino un totale di 6 ore circa.
Un dislivello in salita di 1030 metri ed uno in discesa di 3000 metri.
In un ambiente unico.


18 minuti per salire a 3800 metri
Il sentierino che scende dalla Midi.
Il Mount Blanc du Tacul.
Le prime luci che colpiscono la Midi illuminano le rocce rosse.
Inizia la Valle Blanche.
Goulotte sul Tacul.
I saltelliti e sullo sfondo a sinistra la Tour Ronde.
I satelliti ed il Tacul.
In discesa verso la Sala Mange.
Il Dente del Gigante ed i suoi ghiacciai.
Verso la breche de Periades, inizio del tratto ripido.
Il ripido canalino che porta alla breche.
Dalla breche.
Discesa in corda doppia.
La sosta.
Sul versante opposto.
Di nuovo in discesa fra ghiacci e crepacci.
La nord delle Jorasses.

 
 
Sul plateau finale,
 Laghetti glaciali.
 
 Le Drus.
La Mar de Glace...o quello che ne rimane.
L'itinerario.

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