SPALTI DI CIMA TRAPPOLA
SETTORE DELLA MADONNINA
Recentemente ripulito, sul quale ho fatto alcuni lavori di manutenzione e varianti.
Personalmente ho iniziato a frequentare questo settore gli anni successivi all'anno 2000, ma sono stati ritrovati vari chiodi sulla parete che confermano l'interesse di alpinisti anche nel passato, forse valligiani o zona Lessinia.
La roccia, in genere, è costituita da un bel calcare grigio ed offre un'arrampicata divertente, ben appigliata su pareti spesso appoggiate, talvolta verticali, su roccia in generale discreta o buona. Ottimo sito per chi si vuole avvicinare alla roccia del Carega o vuole passare una giornata in "quota" ad arrampicare.
Alla data attuale, la parete offre circa una dozzina di itinerari con lunghezze variabili tra i 20 e gli 80 metri di sviluppo e presentano difficoltà variabili dal 4c al 6b.
Le vie, anche se sono tutte attrezzate con spit da 10 o 8 mm con soste attrezzate per la calata in corda doppia o in moulinette per i monotiri, sono comunque da affrontarsi con uno spirito un po' alpinistico, anche perché il sito sorge ad una quota di circa di 1600 metri, il tempo può cambiare talvolta anche in modo repentino ed i materiali sono soggetti a maggior usura a causa delle suddette condizioni meteo (neve, ghiaccio, temporali, ecc).
La parete ha un'esposizione est quindi è preferibile frequentarla al mattino o al pomeriggio a seconda della stagione. In estate al pomeriggio, in inverno la mattina e nelle mezze stagioni tutto il giorno.
Per queste sue caratteristiche, la si può frequentare tutto l'anno, anche in pieno inverno con la neve, basta che la giornata sia solare e senza vento,
Accesso, quattro sono i possibili accessi a piedi:
- dal rifugio Revolto, seguire le indicazioni per il Passo Malera (40 minuti), l'accesso piu' facile;
- dal rifugio Boschetto, seguendo le indicazioni per il Baito Mandriello e poi il sentiero per il Passo Pertica (1 ora e 30 minuti);
- dal rifugio Passo Pertica, seguendo le indicazioni per il Passo Malera (30 minuti, considerare però che per raggiungere il rifugio Passo Pertica dal rifugio Revolto servono altri 30 minuti);
- da San Giorgio, seguendo per Passo Malera, raggiunto il Passo Malera scendere e seguendo le indicazioni per il Passo Pertica (2/3 ore ). Il piu' lungo e il piu' complicato.
In tutti i casi, si arriva a percorrere un tratto pianeggiante che costeggia le pendici di Cima Trappola, con una bella vista sulla Val di Revolto, fino ad incrociare la Madonnina delle rocce, una statuetta incastonata fra le rocce, che da il nome al settore.
Attacchi:
Alcune vie partono appena fuori dal sentiero, altre bisogna percorrere poche decine di metri tra i mughi, tracce di passaggio, fino a raggiungere la base della parete. Prendere come riferimento anche le foto sottostanti per trovare gli attacchi delle vie.
Alla base, le vie, hanno tutte il nome (talvolta un po' sbiadito) e spesso un fittone resinato.
Materiale, per una ripetizione e' sufficiente:
- 12 rinvii, qualche cordino, assicuratore, discensore e caschetto;
- può bastare una corda da 60 metri, ma consiglio una corda da 70, soprattutto per le vie a piu' tiri, viene agevolato il rientro in corda doppia.
DESCRIZIONE DELLE VIE
Partendo dalle vie più a destra, lungo l'esile traccia che sale alla statua della Madonnina, incrociamo le prime due vie:
1. via il Colatoio, 5a, 25 m
Prende il nome dal colatoio d'acqua che in caso di forte piogge si forma. Arrampicata tecnica non banale su appigli talvolta piccoli,
2. via dello Spigoletto, L1: 4c, L2: 5c, 35 m
Segue inizialmente un facile spigolo poco pronunciato per poi proseguire lungo una sorta di diedro con un'arrampicata un po' di forza.
3. via Supermattia, L1: 4c, L2: 5c, 30 m
Un altro spigolo/pilastrino poco pronunciato.
Nata come singolo tiro, recentemente allungata con un secondo tiro per aumentare lo sviluppo.
Il primo tiro presenta bei movimenti su roccia ben appigliata.
Il secondo tiro con qualche passaggio di forza e qualche passaggio un po' tecnico verso l'uscita.
I due tiri si possono concatenare insieme e fare una calata unica.
4. via della Mortadella, 5a, 25 m
Ultima via nata.
Parte poco a destra della via Supermattia.
Attraversa sotto un piccolo strapiombo per poi salire lungo placche appoggiate ed attraversare nuovamente fino alla sosta.
Breve salita interrotta da alcuni tratti erbosi.
In futuro, possibile continuazione della linea, lungo placche appoggiate.
SETTORE PRINCIPALE
5. via del Camino, 5a/b, 20 m
La via è nata alpinistica da valligiani svariati anni fa. Poi ripresa dal sottoscritto, che ho attrezzato il primo tiro. Non e' escluso che in futuro, attrezzi anche i restanti tiri.
Arrampicata varia: da placca, fessurine e camino. Sicuramente interessante ma non banale.
6. via tra Cielo e terra, 5c, 80 m
La via piu' lunga della parete.
Offre un'arrampicata varia su placche e grossi blocchi, spesso atletica, ma mai banale.
7. via Fantasia, 6b, 25 m
Variante difficile di attacco della via del Diedro. Arrampicata tecnica ed impegnativa lungo placche verticali.
8. via del Diedro, 5a/b, 65 m
Via storica, forse la prima via aperta del settore. Percorre l'evidente diedro che poi termina con un largo camino/canale. Arrampicata varia e divertente.
9. via Picciu Picciu monta in gondola, 6a, 25 m
Arrampicata tecnica e di forza su piccoli appigli.
10. via Labirinto, L1; 5c, L2: 5a, 45 m
Un'altra via storica, sono stati ritrovati diversi chiodi in parete. Sale per placche e fessure di non facile interpretazione. La via termina costeggiando a sinistra l'evidente tetto.
11. via Autogrill, 5a, 25 m
La via nasce come variante facile della via Labirinto. Arrampicata varia e tecnica su belle placchette.
DISEGNO CON TUTTE LE VIE DEL SETTORE
Esiste un'ultima via che però si trova molto più a destra (nord) di questo settore. Una via isolata, a tre tiri aperta una decina di anni fa che va ad esplorare il settore centrale degli spalti del Trappola. Per raggiungerla bisogna costeggiare lungamente la parete in direzione nord (circa 30 minuti) fino a raggiungere l'attacco. Spit ben visibili dal basso.
La via si chiama "Non dire mai banzai" offre difficoltà fino al 6b e uno sviluppo complessivo di circa 70 metri.
Le vie sopra descritte sono tutte state aperte dal sottoscritto, tranne quelle storiche, le quali le ho solo attrezzate.
Tutte autofinanziate, non ho sponsor, quindi non se ne voglia se ogni tanto ho utilizzato materiali autocostruiti.
NOTE
Si ricorda che l'arrampicata, anche se praticata in un sito sportivo attrezzato,
comporta sempre un certo rischio.
Chi lo pratica lo fa sotto la propria responsabilità.
Il materiale in parete non è eterno, ma soggetto all'usura dovuta
all'invecchiamento e alla frequentazione.
Per ulteriori informazioni, non esitate nel contattarmi.
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