"Occorre pensare veramente, sentendo di pensare ciò che è assolutamente vero, trasfondersi interamente, perdersi nel proprio pensiero.
E perdersi per ritrovarsi, perché ogni soluzione è sempre un nuovo problema."
In montagna, da solo, ci vado alcune volte per necessità, ma molto più spesso per scelta.
Non che non mi piaccia la compagnia, ma da solo è un’altra cosa.
Vado in montagna da solo:
- a piedi, con gli sci, quando arrampico, con il bello e con il cattivo tempo,
- per poche ore, per un giorno, per alcuni giorni,
- quando ho bisogno di stare solo con me stesso o devo prendere qualche decisione importante o ancora quando mi sento stressato.
Per molti la solitudine significa angoscia, per me non è così: sono momenti preziosi, occasioni per guardarmi dentro.
Personalmente, quando sono in montagna da solo, mi sento più attento, osservo molto di più e paradossalmente mi sento più sicuro. Io sono l'unica a persona a cui prestare attenzione.
Quando si è soli:
- la percezione del pericolo è più alta,
- si impara a scegliere i propri percorsi in base alle proprie capacità,
- si diventa responsabili delle proprie scelte,
- aumenta la propria autostima.
Un esperienza che io consiglio a tutti, ovviamente per gradi.
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