La cima del Carè Alto |
Cima isolata ed imponente, è la principale del settore orientale e seconda dell'Adamello.
L'itinerario proposto segue, in salita, la bellissima cresta sud ovest, con accesso dalla Val San Valentino e discesa dal ghiacciaio e la sella di Niscli, passando dal rifugio Carè Alto in Val Borzago e ritorno in Val San Valentino. Un percorso da percorrere in due giorni bivaccando al bivacco Segalla per il grande dislivello, circa 2400 metri totali.
La cresta sud ovest segue il percorso attrezzato dagli austriaci durante la prima guerra mondiale. Le attrezzature sono in stato di abbandono, tranne qualche breve tratto dove corre un cordino metallico di recente fissaggio.
Difficoltà: AD - II. A seconda delle condizioni di innevamento, le difficoltà possono variare. Personalmente, per come l'ho trovato io, oserei il D con passaggi di III.
Difficoltà: AD - II. A seconda delle condizioni di innevamento, le difficoltà possono variare. Personalmente, per come l'ho trovato io, oserei il D con passaggi di III.
Bivacco Malga Dosson |
Il Passo delle Vacche |
L'inizio della cresta sud ovest |
Bivacco Segalla |
Il lago di Malga Bissinia |
Tramonto dal bivacco Segalla |
Seguendo cenge e fessure, i tratti più difficili o esposti sono accompagnati da funi metalliche. |
Si percorre la cresta seguendo le tracce e gli ometti.
Ora salendo ed ora scendendo e poi risalendo nuovamente, seguendo fessure, diedri e cengiette, cercando i punti più facili, ricordiamoci che il tracciato è stato creato agli inizii del 900 ed i materiali e le tecniche di allora non sono di certo paragonabili a quelli dei giorni nostri. Seguire sempre la via più facile, immedesimandosi con gli uomini che allora l'anno creato.
Salendo è possibile dover superare anche tratti di neve in cui è necessario l'uso dei ramponi e della piccozza.
In cima al Carè Alto |
Un'ultima discesa, un po esposta, accompagnata sempre dal cavo metallico e l'ultimo breve tratto di cresta e si è in cima al Carè Alto.
Con una bella giornata, il panorama che si gode da lassù è mozzafiato e dopo la meritata pausa e le foto di rito si può iniziare la discesa.
Rifugio Carè Alto |
A seconda delle condizioni del ghiacciaio, lo si può tagliare seguendo la strada più diretta o se crepacciato girarci attorno seguendo le gobbe ed i denti dei "folletti".
Mirando alla sella di Nacsli ci si trova sul sentiero n.215 che risale al rifugio Carè Alto (2459 m).
Alla fine, risalendo il sentiero n.222, attraverso la Bocca di Conca ci si riporta in Val San Valentino ed in discesa fino al parcheggio di Pian del Forno.
L'itinerario proposto è sicuramente molto affascinante, in ambiente isolato e solitario, da percorrere in condizioni meteo favorevoli nel periodo da tardo primaverile fino ad inizio autunnale. Le difficoltà variano molto dalle condizioni della neve e del ghiaccio.
Il dislivello totale è di circa 2400 metri, quindi è richiesta una certa resistenza.
Il sottoscritto l'ha percorso in free solo senza nessuna assicurazione.
I miei tempi sono stati di 5 ore di salita il primo giorno fino al bivacco Segalla.
Altre 4 ore, il secondo giorno, fino alla cima e dalla cima fino al punto di partenza di altre 5 ore.
A tutti buon divertimento.
A.B.
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