18-19-20 agosto 2015
Alpinismo sul gruppo del Monte Bianco, fra crepacci, neve e cime bellissime.
Partiamo con tante idee (Manu ed io), ma molto confuse, sembra che il meteo non sarà il massimo e di quota quest'anno ne abbiamo fatto ben poca entrambi.
Comunque sia partiamo, vedremo sul posto cosa si riuscirà a fare.
In breve siamo sul ghiacciaio a 3300 metri e già quassù si inizia a farsi sentire la quota!!!
Durante il pomeriggio e la notte cade un po di neve. Ci svegliamo la mattina con 30 cm di fresca e visibilità quasi nulla. Per fortuna che la traccia sulla neve è ancora visibile e decidiamo di farci un caffè al rifugio Torino, con la speranza che si apra un po il tempo.
Dopo il caffe e qualche riflessione, partiamo seguendo le tracce di altri alpinisti, da qualche parte andranno!?!?!
Dopo circa un'oretta di cammino, appare uno squarcio fra le nuvole e difronte a noi si apre la mole della Tour Ronde.
Anche i satelliti si fanno vedere, anche se per poco.
In breve siamo all'attacco della cresta sud est (normale) della Tour Ronde, decidiamo di salirne un pezzo, vista l'ora, mezzogiorno passato, non abbiamo grandi ambizioni, ma in questo modo ci sgranchiamo anche un po le braccia con un'arrampicatina.
Percorriamo alcuni tiri, fra rocciette e neve, con bei passaggi di misto.
Ma poi il tempo si guasta ulteriormente e deciamo di scendere.
Qualche doppia e qualche brevre tratto in disarramicata ci riporta alla sella di partenza e da qui nuovamente al Torino, la birra forse ce la siamo meritata!?!?!
L'indomani, il tempo è decisamente migliore, ma l'indecisione è ancora troppo grande.
Puntiamo verso il Dente del Gigante, ma senza l'intenzione di salirlo, solo un giretto, magari andare fino alla gengiva o poco più.
Salendo passiamo sotto l'auguille di Marbrées, un'invitante e facile cresta che sicuramente avremmo portato a termine.
Superato un bel crepaccio...uno dei tanti.
...iniziamo la salita sulla frastagliata cresta.
Salendo il panorama si fa sempre più grandioso e fermarsi per far foto è inevitabile.
Il Tacul con i sui couloir...
I tanto sognati satelliti...
E dopo aver salito sulla cima dell'auguille, scendiamo continuando lungo cresta fino a trovare l'ancoraggio per la breve corda doppia che ci riporterà sul ghiaccio del Gigante, poco distante dal Torino.
Scesi alla tenda è ormai pomeriggio, decidiamo di smontare il campo e tornare in valle.
Siamo partiti con idee diverse, ma alla fine, nonostante il meteo avverso, oggi abbiamo fatto qualcosa. Ieri un tentativo alla Tour Ronde dalla via normale e oggi una bella e facile salita all'auguille di Marbrées.
I nostri obiettivi sono solo rimandati, probabilmente all'anno prissimo. Quassù, ormai, l'estate credo si finita, magari la prossima volta ci ritornerò con gli sci o le picozze al posto dei friend.