Sulla via Gadenz di Cima del Coro, Pale di San Martino |
venerdì 28 giugno 2013
martedì 25 giugno 2013
Tra diedri e fessure...via del Vento (Tognazza)
Tognazza, Gruppo dei Lagorai
La catena dei Lagorai è un gruppo montuoso situato nel Trentino orientale e rappresenta una delle aree a maggior naturalità dell'intero territorio provinciale, includendo alcuni angoli tra i più selvaggi delle Alpi Sud orientali.
Lagorai è un nome che ha radici nella parola lago, infatti numerosi sono gli specchi d'acqua più o meno grandi presenti alle varie quote.
La Catena dei Lagorai dal punto di vista geologico-strutturale appartiene alla Regione Dolomitica, ma le sue rocce fanno parte del Gruppo Vulcanico Atesino, una potente successione di ignimbriti, lave e depositi epiclastici affiorante in Alto Adige e Trentino Orientale.
Sia i porfidi dei Lagorai che i graniti di Cima d'Asta formano un complesso uniforme e poggiano su uno strato di rocce molto antiche di tipo metamorfico.
La Tognazza, situata a sud dal Passo Rolle, è un complesso piuttosto conosciuto e frequentato, con molti interessanti itinerari.
Vi sono vari itinerari di arrampicata, sia sportivi che alpinistici.
Si scala soprattutto d'estate, va in ombra nel pomeriggio, ma con belle giornate si arrampica bene anche nelle mezze stagioni.
L'arrampicata è prevalentemente in placca appoggiata, fessure e diedri.
Sui primi tiri della via,arrampicando in solitaria autoassicurato |
Al tiro chiave, un bellissimo diedro,
con arrampicata un po' in diedro e
un po' sullo spigolo destro del diedro stesso
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Partendo dalla sosta |
Via Legati ma liberi, Piccole Dolomiti
Piccole Dolomiti - Gruppo del Carega
Torre di Malga Terrazzo (toponimo proposto)
di: Andrea Bosaro
Difficoltà: 7a (max), 6a (obb.) S1, II
Sviluppo: 120 metri circa
Esposizione: ovest
Interessante salita sul versante meridionale del Carega, con accesso dalla Val di Revolto. Supera in modo intelligente ed elegante il grande tetto della torre, senza affontarlo mai direttamente, coglie i punti più belli della parete con arrampicata divertente e su roccia quasi sempre molto buona. Qualche cengia erbosa, prestare attenzione dopo recenti piogge.
Attacco: abbandonare il sentiero in corrispondenza dal tornante e seguire delle tracce che salgono un canalino fino ad arrivare alla base della parete. Seguirla alla base verso destra fino ad intravvedere i primi spit.
Descrizione:
- L1, L2, la via sale inizialmente lo spigolo di un pilastrino alto una quarantina di metri fino ad arrivare alla seconda sosta su un comodo terrazzino (i primi due tiri conviene concatenarli insieme) (6a, 40m);
- L3, si prosegue su ripida cengia erbosa che porta al diedro e poi per placca fino ad arrivare alla terza sosta, un po scomoda (6a+, 25m);
- L4, salire per placche ed obliquare a destra, inizialmente appoggiata e poi sempre più verticale, qualche passo in strapiombo, prima di arrivare alla quarta sosta su un bel terrazzino (7a, 25m);
- L5, attraversare a sinistra sul bordo superiore del tetto e poi diritti fino alla quinta ed ultima sosta su albero (4c, 25m).
Discesa: continuare lungo ripido prato (direzione est) fino ad incontrare il sentiero per Malga Terrazzo, seguirlo a sinistra per ritornare al punto di partenza.
Dalla quarta sosta, però senza fare l'ultimo tiro, è possibile scendere in corda doppia, utilizzando la sosta posta sulla variante dello spigolo.
Dalla quarta sosta, però senza fare l'ultimo tiro, è possibile scendere in corda doppia, utilizzando la sosta posta sulla variante dello spigolo.
Materiale: per una ripetizione, oltre alla normale dotazione personale (imbrago, scarpette, discensore, longe e caschetto) basta una corda da 60 metri e 12 rinvii.
Variante: dalla seconda sosta è possibile salire lungo lo spigolo, con bella e a tratti esposta arrampicata, consigliabile!!! (6c, 45m)